I lavori delle tratte del cosiddetto secondo periodo procedettero in maniera più spedita rispetto agli anni precedenti oltre che per la direzione lavori dell’Ing. Piercy anche grazie al fatto che, contrariamente agli anni passati, si lavorò anche nei mesi estivi di luglio, agosto e settembre, durante i quali, in quei luoghi,  imperversava la malaria. Questa decisione purtroppo fu la causa della morte di un alto numero di operai.

Il 21 giugno 1878 si completarono i lavori relativi ai tratti Ploaghe - Ozieri ed Ozieri - Giave.

Il 25 settembre 1879 venne aperta al pubblica la stazione di Cagliari. l’edificio più importante realizzato dalla Compagnia in Sardegna. Il 1 luglio 1880 si completò il tratto Oristano - Giave, che sancì, dopo diciotto anni dall’inizio dei lavori, il completamento del ramo principale della dorsale sarda da Cagliari a Portotorres. Nello stesso anno si conclusero i lavori della tratta Ozieri - Monti.

Il 15 marzo 1881 i lavori raggiunsero Terranova Pausania ed il 1 maggio fu completato il breve tratto di linea sino ad Isola Bianca. Nel contempo il Governo incarica la Compagnia di studiare il tracciato per collegare Terranova a Golfo Aranci. Questo collegamento venne completato il 1 luglio 1883 e con esso, dopo 21 anni dalla firma della prima convenzione e 19 anni di lavori tormentati, si conclusero i lavori della Ferrovia in Sardegna.

Si evidenzia che le tratte del secondo periodo benché più difficili da realizzare per la conformazione orografica del terreno, furono quelle costruite in un tempo inferiore rispetto a quelle del primo periodo. La costruzione della ferrovia in Sardegna aveva creato malumore tra le popolazioni che erano state tagliate fuori e in modo particolare tra gli abitanti di Nuoro e dei paesi limitrofi, che lamentavano il loro atavico isolamento.

Il Governo, a seguito di queste lamentele, decise nel 1885, con la legge 3011 del 22 marzo, di concedere la possibilità di costruire una rete secondaria che collegasse i centri più isolati con le città principali e con la rete delle Ferrovie Reali. Vista la specifica richiesta di una costruzione in economia, fu deciso l'utilizzo di uno scartamento da 950 mm, che avrebbe inoltre aiutato gli ingegneri nella progettazione dei percorsi nelle impervie zone interne della Sardegna.

Ma questa è un’altra storia.

Prof g melisLegge 128 del 9 agosto 2017-Istituzione delle ferrovie turistiche.

Il professore Giuseppe Melis nel suo articolo " Ferrovie turistiche, trenino verde......e molto di più " nell'analizzare la Legge 128 del 2017 in merito alle ferrovie turistiche, mette in evidenza tutte le opportunità che questa comporta e che oggi sono poco conosciute e per niente sfruttate.
Per chi vuole approfondire questo tema....ecco il link:
 

Nella prima parte della storia della Ferrovia a scartamento ordinario in Sardegna abbiamo visto che la prima tratta ferroviaria Cagliari - Villasor venne inaugurata il 1 Maggio 1871. Nello stesso anno, il 3 settembre, venne inaugurata anche la tratta Villasor - San Gavino. A seguire nell’anno 1872 vennero inaugurate le seguenti tratte :

  • 15 gennaio San Gavino - Oristano ;
  • 06 aprile Decimomannu - Siliqua ;
  • 09 aprile Sassari - Porto Torres ;
  • 19 maggio Siliqua - Iglesias.

Dopo l’attivazione delle suddette tratte sarebbero passati ben 2 anni per vederne entrare in esercizio altre. Infatti la tratta Sassari- Ploaghe venne inaugurata il 15 agosto del 1874 e il 6 dicembre dello stesso anno la tratta Ploaghe - Ozieri. Con l’entrata in esercizio di quest’ultima si completavano i lavori, previsti per 197 Km, delle linee facenti parte delle convenzioni fino a quel momento firmate.

A causa della costruzione della tratta Sassari - Ploaghe, che assorbì ingenti risorse finanziarie, e delle nuove correnti che agitavano l’opinione pubblica, i lavori rimasero sospesi per ben 2 anni (1875 e 1876). Inoltre il 31 dicembre 1876 scadeva l’appalto con l’imprenditore Gaetano Semenza e così dal 1 gennaio 1877 la gestione delle linee sino a quel momento in esercizio venne assunta in proprio della Compagnia Reale.

Il 1 maggio 1877 venne stipulata la quinta convenzione tra la Compagnia Reale, rappresentata dal Commendatore Epaminonda Segrè, ed il Governo. L’ingegnere Capo della Compagnia Reale, Benjamin Piercy, professionista d’esperienza internazionale, abile imprenditore e profondo conoscitore della Sardegna, fu incaricato, con ampi poteri e completa responsabilità, di eseguire i lavori di completamento della rete ferroviaria principale della Sardegna. In questa convenzione vennero fissate le modalità di costruzione delle linee, cosiddette del secondo periodo, che si diramavano da Ozieri; una verso Oristano e l’altra verso Terranova. Rispetto al progetto iniziale il tratto verso Oristano subì una modifica del tracciato per volere ed interesse personale dell’Ing. Piercy. Infatti il primo progetto prevedeva che il percorso attraversasse la valle del Tirso, i monti del Goceano e quindi arrivare ad Ozieri, mentre il tracciato fu modificato facendogli fare un lungo giro per giungere a Macomer e successivamente passare per l’altopiano di Campeda, dove l’ingegnere possedeva un’azienda di centinaia di ettari di terreno. La giustificazione della modifica del tracciato fu che la valorizzazione delle proprie aziende avrebbero portato benefici a tutti i sardi sotto forma di posti di lavoro e benessere economico. Infatti nella stazione di Campeda potevano confluire tutte le merci delle sue attività con destinazione Cagliari. Tale cambiamento suscitò numerose polemiche sia a livello politico che popolare , l’opposizione più feroce fu della città di Nuoro perché il vecchio tracciato sarebbe passato a circa 35 Km dalla città ed avrebbe raggiunto un numero maggiori di paesi percorrendo una tratta più corta di ben 7 Km. Questa forte protesta dei nuoresi fece sì che in seguito il Governo dovette adoperarsi per varare una legge che, in seguito, dette vita alla nascita delle ferrovie secondarie in Sardegna.

Seguiteci per la terza parte!