Origini ed esercizio della loco D.443.2002

Al fine di individuare il sistema più idoneo di trasmissione alternativo al vapore, vennero commissionate alle diverse industrie del settore la realizzazione di locomotori con trasmissione elettrica ( D.341 ) e idroidraulica /idromeccanica ( D.342) . Dopo diverse prove, la scelta ricadde sulla trasmissione elettrica, caratterizzata dalla presenza di un potente motore diesel che, tramite dinamo, garantiva l'alimentazione di potenti motori elettrici ubicati nei carrelli del locomotore stesso.

Successivamente alla loco D.341, vennero sviluppati ulteriori modelli ( serie D.343 e D.345 ) che per diversi anni hanno garantito il trasporto merci e viaggiatori lungo le linee ferroviarie italiane non elettrificate e caratterizzate da tratte con forti pendenze. La caratteristica principale di tali modelli era quella di essere delle locomotive bidirezionali , aventi cioè cabine di guida in entrambe le testate di estremità e la parte centrale riservata al gruppo motore elettrico/diesel e ad altre componenti meccaniche ed elettriche.

I locomotori D.443 costituirono un ulteriore evoluzione dei precedenti modelli. Nate nel 1964, si distinguevano dalle precedenti versioni per una maggior lunghezza della cassa e una maggior potenza, pur mantenendo in comune diverse componenti principali. Vennero costruite nella seconda metà degli anni '60 in 50 esemplari suddivisi in due serie con motorizzazione differente e fornite in parta dalla Fiat  ( serie D.443.1001-1030 ) , e parte dalla Breda ( serie D.443.2001-2020 ).

Le prestazioni sono di tutto rispetto : 1400 kW per una velocità massima di 130 km/h.

In Sardegna arrivarono nei primi anni ’70 e impiegate fino alla seconda metà degli anni ’90 nella composizione del treno viaggiatori “Freccia Sarda” e “Turritano” , oltre ad essere impiegati per il trasporto merci.

Sardegnavapore attualmente gestisce la versione D.443.2002 della Breda, con la quale organizza periodicamente dei viaggi con carrozze "Terrazzini".

Autore articolo : G.B.

 

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Foto gentilmente concesse da Luciano Toro, socio di Sardegnavapore